Nucara a Radio Radicale E' essenziale la presenza del Pri nelle istituzioni Filo diretto del segretario del Pri Francesco Nucara con Radio Radicale. Nucara, con estrema franchezza, ha esordito sottolineando che la soluzione delle candidature dei repubblicani nelle liste del Pdl non è stata "graditissima"; ma, affinché il Pri restasse nelle istituzioni, "dovevamo fare quello che abbiamo fatto". Aggiungendo che sono alte le possibilità che i repubblicani aderiscano - una volta in Parlamento - al Gruppo Misto. La previsione di Nucara sull'esito delle elezioni è abbastanza scontata per ciò che concerne la Calabria: è la Regione in cui si presenta, che conosce molto bene e che esclude possa considerarsi in bilico: "Non ho sondaggi, ma sto girando in lungo ed in largo e la mia impressione è che il Pdl sia in netto vantaggio. Ci sono appelli al voto di esponenti dello Sdi per il Pdl; dirigenti dell'Udc che sono entrati con armi e bagagli in forze sempre nel Pdl. Fare campagna elettorale poi è abbastanza agevole, visto che ci sono tante analogie fra la giunta Loiero qui e la giunta di Bassolino in Campania". Per non parlare poi del ricordo di Prodi. "Quando è venuto per i funerali di Fortugno - dice Nucara - si è rivolto alla Calabria come sua figlia prediletta. Da allora qui la gente preferisce sentirsi orfana". Ma l'esito nazionale nel complesso potrebbe anche portare ad un "equilibrio" al Senato. Per quanto Nucara si dica sostanzialmente convinto che anche a Palazzo Madama i numeri saranno favorevoli, tuttavia, nel caso di un vantaggio limitato, il segretario del Pri ritiene che occorrerà comunque garantire la governabilità: ciascuno, insomma, agisca secondo il proprio senso di responsabilità. Il leader repubblicano sostiene comunque la necessità che l'opposizione abbia una delle presidenze delle Camera: "Un'usanza della prima Repubblica che sarebbe il caso di ripristinare, una condizione di maggiore garanzia istituzionale". Preoccupazione per le schede elettorali? Nucara ritiene che i fac - simili siano fatti male e possano trarre in inganno; che il ministro degli Interni sia stato troppo burocratico nella risposta ad un problema sollevato da entrambi i principali partiti che si fronteggiano nelle elezioni. Il segretario del Pri dubita comunque che la legislatura durerà cinque anni. "C'è un referendum che incombe e che avrà delle conseguenze". Preoccupato per Bossi? Nucara sorride: "Lo conosco dal '91 e parla al suo elettorato. Ama la provocazione ed i fucili al più sono di cartone". In ogni caso, ha proseguito, un certo linguaggio della Lega sarebbe comunque meglio frenarlo, anche considerando le capacità dimostrate, una volta al governo, dai suoi esponenti. Su Alitalia si concentrano le domande dei radioascoltatori. Nucara conta che l'assegnazione dell'Expo 2015 a Milano possa invogliare gli imprenditori italiani ad un'offerta più vantaggiosa di quella di Air France. Infine la politica estera: non serve il boicottaggio delle Olimpiadi per aiutare il Tibet; e si parla anche dell'"equivicinanza" fra arabi ed israeliani sostenuta dal ministro D'Alema. Una posizione che non può soddisfare un partito come il Pri, amico da sempre di Israele, unica democrazia in Medioriente. "La politica estera del paese – ha concluso - è dirimente nella scelta delle alleanze rispetto alle leggi sul conflitto di interessi", anche perché la sinistra al governo dal ‘96 al 2001 e dal 2006 ad oggi avrebbe potuto affrontare il problema e risolverlo. |